I LIBRI DI MARIA GRAZIA LOPARDI


Voci dall’Anima

La Dea e l’Arcangelo

di Maria Grazia Lopardi

Youcanprint 2016

Voci flebili come il respiro ci parlano dalla profondità dell’anima, sensazioni, intuizioni, sincronicità esprimono la saggezza di Colei che nelle fiabe è la vecchina saggia, l’aiuto magico e nei sogni
indica la strada. E’ Colei che sa, la Dea cancellata dalla scena in un mondo che crede nella rigorosa logica e non nel magico apporto della Saggezza della vita.

Vi è stato un tempo in cui Dio aveva un volto femminile e creava tessendo o danzando, che ispirava e parlava al cuore. Seguì l’era del Patriarcato e la Dea si nascose nell’anima delle donne che sapevano ascoltarla.
Sta tornando l’era della Divina Sofia a conciliare gli opposti  in armonia, con la spada dell’Arcangelo Michele che recide i nodi e la lancia che canalizza e trasmuta le possenti energie del drago.

La vita parla e ci instrada, a me con un “buco al cuore” che la chirurgia ha risolto e che mi ha lasciato i I messaggio di aprire il cuore. Inizia così l’avventura alla cerca della Dea perduta.


LA DIVINA COMMEDIA
E IL SIMBOLO NASCOSTO

IL CAMMINO ALCHEMICO
DAL CAOS ALL’ARMONIA

di Maria Grazia Lopardi

Youcanprint 2014

Leggere la Divina Commedia come il racconto di un proprio sogno dove le tendenze dell’anima hanno la possibilità di esprimersi per liberarla dai fardelli che la opprimono e compiere un cammino verso l’integrità; vivere ogni incontro come la presa di coscienza di una parte di sé, da accogliere e reintegrare, purificata dalla consapevolezza che, come un fuoco, illumina ogni recondito anfratto del mondo interiore del pellegrino.

E’ un percorso alchemico che l’opera dantesca illustra e tramanda, una antica conoscenza che il poeta affida all’immortalità della sua opera presentando un simbolo mai nominato ma dettagliatamente descritto che si sviluppa in tutto il percorso, simbolo del cammino iniziatico, soglia verso un altrove dove la frammentata coscienza persa nelle forme della manifestazione recupera la totalità dell’Unità .. . un simbolo che già l’uomo del neolitico ha sparso in tutto il mondo ad imprimere la propria potenza per il risveglio dal sonno delle coscienze …


La danza sul labirinto

L’in-canto unico della vita

Maria Grazia Lopardi – Chiara Mastrantonio

Arkeios 2014

Il mito narra di una danza di fanciulle e giovinetti, un simbolo diffuso su tutta la terra la ricorda a tramandare una conoscenza antica, un invito alla danza della vita, a percorrere il cammino dell’eroe verso un centro che è custode del segreto … Gira la ruota dell’antico mulino, gira intorno all ‘asse, a scandire ere e civiltà, a dare ritmo alla sinfonia di cui il creato è partecipe. Danzano l’atomo e le galassie, danza la Terra intorno al Sole, danziamo noi mentre percorriamo le spire del nostro tempo, ora sentendoci intrappolati e minacciati, ora leggeri e gioiosi, partecipi al gioco che noi stessi scegliamo. Nel terzo millennio si recupera l’antico simbolo quale mandala sacro e lo si percorre ascoltando i moti dell’anima: trasforma, risana, armonizza come la musica che accompagna la danza, entrando e uscendo nelle spiralizzanti leggi della vita per recuperare il magico sentire e vivere con meraviglia la propria personale missione quale nota armoniosa della sinfonia del creato.


Il Graal custodito dai Templari

La luce del cielo notturno

di Maria Grazia Lopardi

Edizioni Arkeios 2011

“Credo di aver compreso che cosa sia il Graal, che cosa si celi dietro il mito della cerca, senza con questo avere la presunzione di averlo conquistato!
Graal, enigmatica parola, simbolo della perfezione, dominio del mito, tesoro da conquistare entrato nel linguaggio silenzioso della dottrina esoterica che, secondo la definizione di Aristotele, viene appresa molto prima di essere capita perché è comunicazione autentica che non necessita di comprensione.
Una nuova intuizione mi si sta palesando e ne cerco la verifica nella Tradizione iniziatica, nella conoscenza appannaggio di popoli e culture diverse, unificante come lo è la Verità.
È possibile scrivere qualcosa di nuovo sul Graal?
Forse sì se quella che stiamo vivendo è l’epoca in cui tutto sarà svelato.
E, in fondo, del Graal non sappiamo nulla”.


Celestino V e il tesoro dei Templari

di Maria Grazia Lopardi

Edizioni Arkeios 2010

Fonti storiche ci informano che Pietro del Marrone _ il futuro Celestino V – quando si recò a Lione nel 1274, in occasione del Concilio indetto da Gregorio X, fu ospitato dai Templari nella magione poi divenuta suo convento.
Di ritorno, l’eremita si fermò a Collemaggio, alle porte della città dell’Aquila, e la Vergine in sogno gli disse di realizzare una chiesa in suo onore in un luogo già sacro.
In questa stessa chiesa, nel 131o si svolse il processo aquilano ai Templari.
Potrebbero allora i Templari aver affidato il loro tesoro a Pietro del Marrone che lo ha custodito in quel prezioso scrigno che è Santa Maria di Collemaggio, costruita dall’ eremita proprio con il loro aiuto?
Può la fantasia creare la realtà? Può la realtà confondersi con la dimensione del sogno dove tutto è possibile?
Al sogno e all’invenzione immaginifica è dedicata la prima parte di quest’avvincente libro di Maria Grazia Lopardi, un breve romanzo in cui realtà, intuizione e fantasia vanno a braccetto. Ad essa si contrappone la seconda parte dell’opera, nella quale, invece, dati storici e riscontri sul campo portano all’attenzione del lettore le scoperte dell’Autrice sull’affascinante Santa Maria di Collemaggio e una cronaca di eventi personali lascia intravedere che quelle che normalmente chiamiamo “coincidenze” tali non sono.


NOTRE DAME DI COLLEMAGGIO

di Maria Grazia Lopardi

e Giannandrea Capecchi

Arkeios 2009

Un percorso alla scoperta delle grandi conoscenze dei maestri costruttori delle architetture sacre medioevali, luogo di incontro tra cielo e terra,  un penetrare insegnamenti iniziatici che sono nel cuore della spiritualità di culture diverse.

Gli Autori si sono trovati a sfogliare un libro di pietra che parla di geometria sacra, di misteri, di alchimia, lasciando all’intuizione di chi legge di andare oltre, alla ricerca di qualcosa di così straordinario da potersi solo accennare per essere colto da chi ha occhi per vedere.

Nella chiesa costruita da Celestino V, dove si è svolto l’interrogatorio del processo ai Templari, dove i cavalieri del Tempio sembrano aver lasciato tracce consistenti, si sta svelando un messaggio che coinvolge i luoghi sacridel pianeta, in particolare a Chartres e Castel del Monte in Puglia, dove è stato affidatoalla pietra il medesimo insegnamento per l’umanità pronta a coglierlo.

Ora più che mai, dopo il sisma del 6 aprile 2009, la basilica è una porta  tra dimensioni dove l’emozione prende voce e lascia tracce per sempre.


ARCHITETTURA SACRA MEDIEVALE

Mito e geometria degli archetipi

di Maria Grazia Lopardi

Mediterranee 2009

I Miti dei popoli della terra riconducono la creazione dell’universo a un suono. Con quel primo suono il caos primordiale, l’infinito campo di possibilità, venne scosso da una vibrazione e la prima “stringa” – per usare un termine della più recente fisica – prese a risuonare.

Il mistero dell’armonia cosmica è in quel suono primordiale che conferisce forma alle galassie e agli esseri più piccoli, ed è lo stesso straordinario segreto che permetteva ai Maestri d’Opera medievali di erigere le loro sacre costruzioni, reiterando il rito della creazione e modellando gli edifici secondo le leggi divine con cui il Grande architetto ha ordinato il creato.

I Maestri costruttori avevano la conoscenza profonda del più grande dei Misteri e uno strumento semplice ed efficace: il Quadrato magico del SATOR, che con la sua Matrix divina consentiva loro di rigenerare il cosmo attraverso l’Architettura.

Il Segreto appare custodito nel cuore di diverse tradizioni, dato che chiese romaniche e gotiche, sinagoghe, templi indù, moschee e persino le costruzioni del grande Federico Il risultano realizzate con il Quadrato magico che racchiude i misteri del cosmo e che conferisce loro la valenza di musica pietrificata.

L’Autrice ha verificato, presso diverse tradizioni, la conoscenza dello strumento segreto dei Maestri costruttori ed è emerso, con meraviglia, che il percorso si traduce in un’avventurosa cerca della conoscenza primordiale.


IL QUADRATO MAGICO DEL SATOR

IL SEGRETO DEI MAESTRI COSTRUTTORI

di Maria Grazia Lopardi

Mediterranee 2006

Il quadrato magico del SATOR – un quadrato di cinque parole disposte in modo da potersi leggere in ogni verso, rinvenuto sulle mura di edifici antichi spesso legati all’Ordine dei Templari – ha messo a dura prova studiosi e appassionati che hanno cercato di penetrarne l’arcano significato fornendo le più svariate e insoddisfacenti interpretazioni.

Grazie a una formidabile intuizione, finalmente il velo del mistero è caduto e l’Autrice, con crescente meraviglia, ha visto disvelarsi il SEGRETO DEI SEGRETI, quello mai affidato ad alcuno scritto, ma posto sotto gli occhi di tutti attraverso l’armonia delle costruzioni sacre e il simbolismo universale. Custodita dalle scuole iniziatiche, una conoscenza antichissima, dono degli dei, è giunta fino a noi per palesarsi ora nell’epoca in cui tutto sarà svelato.

Questo libro contiene la prova dell’origine precristiana del quadrato magico, della Conoscenza iniziatica dei Maestri Costruttori medievali e dei Templari. Il campo informe da cui emergono tutte le forme, la MATRICE della creazione è la base dell’armonia delle costruzioni sacre e della potenza di simboli e alfabeti che da essa hanno avuto origine.


La Presenza

Celestino ed il tesoro dei Templari

di Maria Grazia Lopardi

Il Ternario 2005

Perché il misterioso abate Sauniére di Rennes Le Chateau si è procurato proprio la riproduzione del quadro “L’Incoronazione di Celestino V “? Un romanzo? O un racconto ispirato? L’eremita Pietro ed il templare Giovanni si incontrano a Lione. Riferisce la storiografia che nel 1274 Pietro del Morrone, il futuro Celestino V, si è recato nella città francese in occasione del Concilio indetto da Gregorio X ottenendo ospitalità nella Magione templare che sorgeva dove ora si trova il Teatro dei Celestini. Riconosciuto come il predestinato a custodire l’elemento più prezioso del tesoro dei Templari, assiste alla costruzione di Santa Maria di Collemaggio, la Notre Dame dell’Aquila che lo affiderà ai posteri.