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4 novembre – IL NOSTRO CENTRO –
L’Associazione di Promozione Sociale Panta Rei presenta
– Rimanere saldi nella tempesta –
IL NOSTRO CENTRO
– Riflessioni mediche, scientifiche, filosofiche –
Relatrice dott. Tiziana d’Onofrio
Medico agopuntore, esperta in medicina tradizionale cinese
giovedì 4 novembre, ore 18
Sala Ipogea del Consiglio Regionale d’Abruzzo
SI RACCOMANDA IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTICOVID
“Viaggio nell’Apocalisse”
“Viaggio nell’Apocalisse. Il tempo del risveglio”
Il nuovo libro di Maria Grazia Lopardi.
Tratto dall’articolo di Loredana Lombardo – 17 ottobre 2021 Il Capoluogo
Maria Grazia Lopardi, storica, scrittrice, avvocatessa e presidente della nostra associazione Panta Rei, conosciuta anche come “La signora di Collemaggio” , torna con questo nuovo lavoro, un vero e proprio viaggio nell’Apocalisse compiuto senza spostarsi da casa, durante il lungo isolamento dovuto al lockdown.
“Ho preso il testo dell’Apocalisse e avendo molto tempo ho deciso di aspettare che fosse proprio il libro a parlarmi. La mia storia da scrittrice dopotutto è sempre andata così: le mie fonti mi hanno comunicato qualcosa e da lì poi ho cominciato a scrivere”, spiega Maria Grazia Lopardi intervistata dal Capoluogo.
Il risultato del “Viaggio nell’Apocalisse” è un testo che conduce in un viaggio mistico, con delle prove da attraversare per giungere ad un nuovo cielo e a una nuova terra.
“Anche la sola parola ‘Apocalisse’ fa paura: rimanda a cose terribili, ai flagelli, alla punizione divina. Invece c’è chi è ben consapevole che Dio è amore e non punizione. Da qui parte il ‘mio’ viaggio, a punirci sono le leggi, anche divine, cosmiche, che non devono essere violate. Se violate, l’uomo ne paga le conseguenze, un po’ come nel concetto orientale del karma”.
“Apocalisse in greco vuol dire ‘rivelazione’, il primo rigo parla proprio della rivelazione di Cristo, dove c’è una promessa di beatitudine che si compie nell’ultimo libro. Il pensiero di Dio che si incarna e manifesta con il fiume della vita, lo Spirito Santo. Le immagini contemporanee del nostro tempo sposano bene con i pensieri e le emozioni che il libro mi hanno suscitato”.
Le immagini del lockdown che nessuno dimenticherà, a cui fa riferimento l’autrice le conoscono tutti: le città deserte, il Papa solo su Piazza San Pietro, il silenzio, l’isolamento.
“Leggendo l’Apocalisse e andando avanti con la stesura del libro mi sono fatta una domanda: se fosse il mio sogno che cosa dovrebbe dirmi? Alla fine il messaggio è arrivato ed è quello che vorrei trasmettere attraverso la lettura della ‘mia Apocalisse’. Di fronte alle difficoltà, come i flagelli dell’apocalisse, bisogna guardare lontano, al progetto di Dio, non fermarsi a guardare il problema, ma l’obiettivo, il compimento dell’uomo nuovo, come San Paolo che è rinato proprio in Cristo”.
Nel testo, Maria Grazia Lopardi ha trovato diverse possibili chiavi di lettura dell’Apocalisse.
“Partiamo dal compimento della Creazione, dal principio fino alla Gerusalemme celeste che è il simbolo della manifestazione, il quadrato che nella terza dimensione diviene cubo. Un’altra chiave è quella del cammino interiore dell’essere umano, che, come la creazione, va verso la perfezione”.
Un’altra chiave, “Ed è quella che mi ha dato tanta soddisfazione, è quella numerologica, perchè l’apocalisse è piena di numeri. In questo si accosta molto alla tradizione biblica più antica, quella dei profeti del Vecchio Testamento. Ho applicato la tecnica della gematria secondo la quale gli alfabeti sacri dell’antichità hanno un valore numerico, a ogni lettera corrisponde un numero dell’alfabeto sacro (il greco antico)”.
L’ultima chiave di lettura, la quarta, “quella cosmologica: di quale tempo stiamo parlando? Un tempo sempre presente, oppure ‘il nostro tempo’, quello che stiamo vivendo?
La presentazione per adesso, sempre a causa della pandemia si è tenuta solo online, con dei video che sono disponibili sul nostro sito a questo indirizzo.
727^ PERDONANZA CELESTINIANA
Panta rei è eccezionalmente presente con due eventi:
21 agosto 2021
L’Aquila si racconta
La città dello Spirito e il suo tempio
30 agosto 2021
Omaggio a Dante
La Divina Commedia, un cammino dalla paura all’Amore
con testi di Maria Grazia Lopardi
voci recitanti di Tiziana Gioia e Alessandro Coccoli
Presiede l’Assessore Avv. Fabrizia Aquilio
Sala Ipogea del Consiglio Regionale, Palazzo dell’emiciclo, L’Aquila, ore 18
SI RACCOMANDA IL ROSPETTO DELLE NORME ANTI COVID
RESTAURO DEI QUADRI DI COLLEMAGGIO: evviva! inizia il restauro!
Oggi è una giornata bellissima per Panta rei. Inizia finalmente il restauro dei quadri di Collemaggio finanziato dalla raccolta fondi portata avanti dalla nostra associazione. Panta rei è su tutti i giornali. Grazie per il riconoscimento, grazie a tutti i donatori, ai soci, alla stampa e anche alla Soprintendenza che ha sopportato per anni i nostri solleciti.
Un particolare ringraziamento al quotidiano “Il Capoluogo” che ci ha supportato con i suoi articoli. Riportiamo qui quanto pubblicato.
Avviato il restauro di un gruppo di dipinti della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, finanziato da una donazione dell’Associazione Panta Rei.
Dopo una lunga attesa e dopo aver superato non poche difficoltà tecniche e amministrative, sono stati consegnati oggi i lavori di restauro di un importante gruppo di opere della Basilica di Santa Maria di Collemaggio. “L’Incoronazione di Celestino”, “Rinuncia al papato” e “Morte di Celestino” potranno tra qualche mese essere finalmente ricollocate nella Basilica dove sono conservate le spoglie di Papa Celestino V, nella casa della Perdonanza. Un quarto dipinto, “Maria riceve doni dal popolo ebraico”, sarà invece interessato in questa fase al consolidamento, per poi essere sottoposto al restauro completo, che renderà possibile ricollocare in Basilica anche quest’opera.
Questo intervento di recupero nasce da un accordo, man mano rinnovato e perfezionato negli anni, tra il Segretariato Regionale MIC per l’Abruzzo e l’Associazione Panta Rei di Promozione Sociale dell’Aquila, presieduta dall’avvocato Maria Grazia Lopardi, grande conoscitrice di Collemaggio e dei suoi tanti tesori. L’Associazione, dopo il sisma del 2009, ha promosso raccolte fondi per finanziare, inizialmente, il recupero di una porzione del pavimento della Basilica Celestiniana. Dopo l’intervento dell’ENI a sostegno del restauro dell’imponente monumento, i fondi raccolti da Panta Rei sono stati destinati al recupero delle opere citate, e man mano la donazione è stata implementata sino a raggiungere la cifra di € 47.200,00.
Il piano di restauro dei dipinti era stato seguito al suo avvio, con grande passione, dalla dottoressa Bianca Maria Colasacco, storico dell’arte della Soprintendenza ABAP per L’Aquila e il Cratere. A sbloccare la situazione, dopo il suo pensionamento, è stata invece la costituzione, a supporto del Segretariato quale stazione appaltante, di un gruppo di lavoro ad hoc della Soprintendenza, guidato dal RUP arch. Carla Pancaldi, e composto dallo storico dell’arte dott. Tancredi Farina e dalla restauratrice dott.ssa Maria Fernanda Falcón Martínez, progettisti e direttori dei lavori, dalla restauratrice dott.ssa Giulia Cervi, supporto al RUP, infine dal professionista esterno, ing. Maria Grazia Sambenedetto, individuata coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione.
I lavori, affidati alla ditta R.O.M.A. Consorzio, avranno una durata di 84 giorni e tutti confidiamo di poter fare un regalo speciale alla città: ricollocare i dipinti al loro posto, a Collemaggio, in occasione della prossima edizione della Perdonanza Celestiniana.
“È stato uno dei primi interventi che ho affrontato, poco dopo la mia nomina a Segretario Regionale – dichiara il dottor Nicola Macrì –. E mi ha particolarmente colpito il lavoro sinergico degli istituti territoriali del Ministero, qui in Abruzzo, in particolare il Segretariato e la Soprintendenza dell’Aquila nel portare a buona conclusione un percorso complesso e irto di ostacoli, come quello del recupero post sisma del patrimonio culturale. E mi preme sottolineare la generosità dell’Associazione Panta Rei e la tenacia della sua Presidente, l’avvocato Maria Grazia Lopardi, che qui ringrazio ancora, pubblicamente, per il sostegno al restauro di opere tanto importanti. Così come ringrazio la dottoressa Maria Stella Margozzi, a capo della Direzione Regionale Musei, per la disponibilità nella concessione degli spazi del Museo Paludi di Celano, dove sono custoditi i dipinti. L’avvio di questo restauro, tanto atteso, è il risultato del lavoro e della partecipazione di tanti, e speriamo di riconsegnare presto le opere alla città, nella straordinaria cornice della Basilica di Collemaggio.”
“Siamo molto soddisfatti per la consegna dei lavori di restauro di questi dipinti – afferma l’architetto Antonio Di Stefano, Soprintendente Delegato per L’Aquila e Cratere dal Direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio – Grazie al generoso contributo dell’Associazione Panta Rei, si avvia la fase di rientro delle opere mobili della Basilica di Collemaggio, senza il quale il recupero dell’edificio sacro non può dirsi davvero concluso. I funzionari della Soprintendenza, di concerto con gli altri Uffici del MiC sul territorio, hanno svolto le necessarie operazioni di ricognizione e progettazione, seguendo passo dopo passo tutti i complessi passaggi che hanno portato all’espletamento della gara d’appalto; ora, parallelamente alla sorveglianza, affronteremo la delicata questione del riallestimento, tenendo ben presenti le ragioni della storia, quelle della tutela, e della valorizzazione della Basilica e delle sue opere.”
“Finalmente si scorge la luce in fondo al tunnel e si darà soddisfazione a chi generosamente mi ha dato fiducia mandandomi denaro da tutta Italia e ai soci che si sono prodigati a raccogliere fondi anche con la stampa del libro “Narrami pietra degli antichi portali aquilani…”, nato dalla collaborazione gratuita di Aquilani. Prova che la nostra basilica è molto amata come verifico ogni volta che ne parlo. Abbiamo un tesoro da valorizzare e mostrare con orgoglio che parla di Celestino e del messaggio che ci ha lasciato, un testo in pietra di sapienza che dopo 7 secoli ci racconta di un’Aquila-Fenice che sempre risorge”: queste le parole piene di soddisfazione di Maria Grazia Lopardi, Presidente dell’Associazione Panta rei di promozione sociale.
“I lavori per il recupero delle opere segnano un ulteriore passo in avanti nel processo di valorizzazione di un luogo identitario per gli aquilani, che impreziosisce ulteriormente la Basilica, il cui restauro ha ottenuto un prestigioso riconoscimento dalla Commissione europea, e confermano il dinamismo dei processi di ricostruzione in atto nel nostro territorio. Sin dall’ottobre 2017 il Comune si è attivato presso la Struttura di Missione per ottenere i fondi necessari per il restauro degli apparati decorativi e delle opere d’arte situate della Basilica, di concerto con la Soprintendenza. Grazie all’impegno di Segretariato, Soprintendenza e all’importante sostegno fornito dall’associazione Panta Rei, sarà possibile restituire alla comunità importanti testimonianze artistiche per rinsaldare i fili di un percorso, fatto di cultura, bellezza e tradizione, che stiamo recuperando dopo lo sfrangiamento causato dal sisma del 6 aprile 2009”, conclude il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Più informazioni su
Riscopri l’Apocalisse di San Giovanni!
L’Associazione Panta Rei presenta un’esperienza da vivere, un sogno da attraversare con la guida di una scrittrice con la predilezione per la ricerca spirituale, Maria Grazia Lopardi, e un’editor con la passione del canto, Antonella Palumbo, accompagnate dalle coreografie delle danzatrici Edi Florian e Chiara Salvador della scuola di danza Evento Danza, dalle opere pittoriche di Alessandro Dalsala e Sandra Cocco, e dalla voce narrante di Bruna Zampieri.
Un viaggio in 9 puntate tra emozioni e spiegazioni per poter riflettere su di noi e sul nostro tempo, un tempo del risveglio, come le stesse parole dell’Apocalisse sembrano suggerirci.
Info: iltempodelrisveglio@gmail.com
RESTAURO DEI QUADRI DI COLLEMAGGIO: i donatori aspettano una risposta
L’ASSOCIAZIONE PANTA REI di promozione sociale ha sottoscritto, in data 13 ottobre 2010, un accordo con il Vice Commissario delegato per la tutela dei Beni Culturali, Ing. Luciano Marchetti, per contribuire al restauro del pavimento e del mausoleo di Celestino della basilica di Collemaggio in L’Aquila, danneggiati dal sisma del 2009, conferendo € 30.000,00; portati a €40.000,00 in occasione del rinnovo dell’accordo in data 13.3.2013 con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, subentrata al Vice Commissario Delegato.
A seguito dell’assunzione da parte dell’ENI S.p.a. del restauro dell’edificio monumentale, con l’accordo integrativo del 30 novembre 2017 con il Segretariato Regionale del MiBACT subentrato al Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, l’Associazione, su suggerimento dell’Amministrazione, ha destinato le risorse donate al restauro dei dipinti “Maria riceve doni dal popolo ebraico”, “Rinuncia al papato” e “Morte di Celestino”, di pertinenza della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, prorogando il termine della convenzione al 30 novembre 2018.
Con ulteriori versamenti di € 2.200,00 e poi di € 5.000,00, si è convenuto di includere anche il restauro del quadro “L’incoronazione di Celestino”, portando l’importo versato sulla contabilità speciale 2909 del Segretariato Regionale, a complessivi € 47.200,00.
Questi i quadri in oggetto danneggiati dal sisma 2019:
“Maria riceve doni dal popolo ebraico”
“Rinuncia al papato”
“Morte di Celestino”
“L’incoronazione di Celestino”
Ulteriori proroghe annuali sono state sottoscritte in data 23 ottobre 2018 ed ancora il 26 novembre 2019 dopo incontro tra i soci dell’Associazione a lo staff della Soprintendenza con la Soprintendente arch. Alessandra Vittorini e il Segretario regionale arch. Stefano D’ Amico, in cui si prospettava una veloce definizione dell’ormai annosa vicenda. A dicembre 2019 è stata data notizia alla sottoscritta della pubblicazione della gara di appalto per il restauro delle opere, con presentazione delle offerte fino al 16 gennaio 2020. A dicembre 2020 questa Associazione ha premura di informare i generosi donatori degli importi destinati alla Basilica, sullo stato del restauro e sulle relative procedure. Pur consapevoli delle difficoltà burocratiche e del difficile momento attuale, dato il lungo tempo trascorso e la scadenza dell’ulteriore proroga, preghiamo di fornire notizie in merito con nota che verrà pubblicata, con la presente, sul sito www.collemagico.org e sulla pagina facebook dell’Associazione per una evidente esigenza di trasparenza sulla destinazione delle donazioni pervenute da tutta Italia.
L’Aquila, 7 dicembre 2020
Avv. Maria Grazia Lopardi Presidente Ass. Panta rei di prom. Soc
27 agosto 2020 – La città dello Spirito e il suo Tempio – La rinascita della fenice
Giovedì 27 agosto 2020, ore 15.30
Sala ipogea del Consiglio Regionale
via Michele Iacobucci, 4 – L’Aquila
Presentazione del libro
La città dello Spirito
e il suo Tempio
La rinascita della fenice
di:
Maria Grazia Lopardi
Nell’ambito delle manifestazioni della 726^ Perdonanza Celestiniana, l’Associazione Panta Rei presenta una nuova guida in versi in cui è la città dell’Aquila a presentarsi, conducendo il visitatore attraverso 7 luoghi simbolo della città per pervenire a S. Maria di Collemaggio. Nel testo segue altro itinerario di 10 punti (omesso nello Spettacolo).
Il libro è una guida a tre livelli: quello immediato in cui la città si illustra, gli approfondimenti e infine un appendice con ulteriori approfondimenti su temi particolari (Come Gerusalemme, S. Domenico e la devozione di Carlo d’ Angiò per la Maddalena, Raffaello e S. Silvestro, le mura…)
Gli attori Tiziana Gioia e Alessandro Coccoli daranno voce ai personaggi e la recitazione sarà accompagnata da proiezione di immagini della città.
17 marzo 2020 – OGGI MI SONO SCATURITE QUESTE CONSIDERAZIONI….
di Maria Grazia Lopardi
Sin dal mio primo libro pubblicato nel 2000 ho parlato della profezia di Gioacchino da Fiore, ho rilevato come nella Divina Commedia in cui il monaco calabrese è definito “di spirito profetico dotato” e messo da Dante in Paradiso, la sua visione profetica occhieggi di continuo; ho raccontato di Celestino, visto dai contemporanei come il papa della profezia che avrebbe riformato la religione cristiana e che avrebbe dato inizio alla trasformazione della ecclesia (comunità) carnalis in ecclesia spiritualis, quando il popolo di Dio avrebbe varcato la soglia dell’età dello Spirito, un’età in cui la coscienza umana sarebbe stata illuminata dallo spirito santo e l’uomo avrebbe conosciuto la Verità ed abbandonato la sofferenza. Ancora ho sentito, tornato in auge il nome ed il progetto di Celestino, che il terremoto dell’Aquila del 2009 era la squilla che ci avvertiva che il momento era giunto, il momento della grande biforcazione della storia, del giudizio in cui ogni uomo avrebbe visto il suo stato d’ essere, avrebbe giudicato se stesso passando in rassegna la propria vita, come affermato dalla sura 99 (il numero della città dell’Aquila, la mia città) del Corano, significativamente intitolata “Il terremoto”…
Ed ora ecco un virus estremamente contagioso, che sta provocando una pandemia, cioè sta invadendo il mondo. Il suo nome Coronavirus, evoca il chakra superiore, il settimo, il loto dai mille petali dove la personalità si dissolve nel tutto in quel processo che viene indicato con il termine di illuminazione. Coronavirus o Covid 19, un piccolissimo, invisibile virus che ha bloccato le aree geografiche in cui si sta diffondendo seminando morte, paura e insegnamenti. Dopo la Cina è l’Italia la zona più colpita e stiamo facendo da apripista alle altre nazioni europee nella strategia per impedire al virus di diffondersi evitando di mettere il servizio sanitario nazionale in condizione di dover scegliere tra chi deve morire e chi deve vivere, per insufficienza di posti di terapia intensiva. Sto vedendo la separazione netta- fa parte della biforcazione?- tra chi cerca colpevoli all’esterno e chi sta operando a rischio della propria vita o approfitta del tempo recuperato con l’isolamento forzato, per interrogarsi, per meditare, pregare, insomma per crescere confrontandosi con la propria ombra, con la paura, ascoltando se stesso nel silenzio surreale che avvolge le città.
La mia città, già colpita dal terremoto e che incominciava finalmente a rianimarsi, è tornata silenziosa, ma questa volta un po’ per timore, molto-spero- per rispetto di chi sta soffrendo e lottando contro l’invisibile nemico… Forse il termine nemico non è appropriato, certo porta via vite umane, ma, come tutti gli ostacoli che ciascuno incontra sul cammino, singolo e collettivo, reca profondi insegnamenti per chi li sa cogliere. Come sappiamo noi Aquilani e con noi le popolazioni italiane che hanno vissuto i terremoti del 2012 in Emilia Romagna e degli anni 2016- 2017 nell’Italia centrale, la natura ci richiama duramente l’attenzione, ricordandoci che la Terra è una creatura viva e che noi dobbiamo adattarci rispettando le sue leggi. Il terremoto personalmente mi ha dato tanti insegnamenti ad iniziare da quello che nulla è scontato, che in un istante il tuo spazio confortevole può scomparire con tutti i riferimenti che scandiscono una vita tranquilla di abitudini e sicurezze. Allora resti tu, gli affetti- quelli non sottratti dal sisma- la riconoscenza per la vita che scorre nelle vene, per la generosità che l’emergenza suscita in tanti sconosciuti che lasciano tutto per venirti ad aiutare. Purtroppo la parte migliore dell’umanità, quella che è in ogni uomo sembra aver bisogno di una carica emotiva per far sentire gli altri come fratelli. Se questa consapevolezza di essere capaci di compassione, di generosità, di amore restasse a galla nel nostro animo sempre, non solo in caso di calamità? Forse dovremmo ricordarcelo e sarebbe un grande insegnamento per la ibrida creatura umana capace con disinvoltura di essere un diavolo o un angelo per il prossimo. Se l’emozione di abbracciare con gioia un sopravvissuto come te che prima nemmeno salutavi, restasse viva nella consapevolezza di essere fratelli a vivere l’esperienza terrena? Spesso le lezioni, veramente tante- ne ho parlato in altri miei scritti- scaturite da una calamità naturale come il terremoto, si tende a dimenticarle una volta tornati alla normalità…ma così la lezione della vita a cosa è servita? E’ stata inutile? Se ne può fare tesoro oppure dimenticare. Ma le coscienze vogliono evoluzione e la vita continua ad insegnare.
Ed ora un virus invisibile ci paralizza come civiltà, non solo individualmente: si fermano le fabbriche, il traffico, il commercio e chiusi in casa scegliamo come passare il tempo che sempre ci lamentiamo di non avere abbastanza. Ora lo abbiamo, tranne la fetta di popolazione che continua ad operare- ed il cuore si riempie di gratitudine- abbiamo recuperato un grossa fetta di tempo, senza impegni esterni. Abbiamo la scusa per stare a casa con noi stessi e la famiglia se c’è. Non importa se sia passato all’uomo da un pipistrello o sia sfuggito in un laboratorio, non importa se ci siano forze oscure in azione- non amo i complottisti- so che abbiamo un solo pezzo di mondo su cui lavorare e da trasformare se occorre: noi stessi.
La prima considerazione da fare, così evidente che è impossibile non notarla è quella della nostra fragilità: pensiamo di poter scherzare con il fuoco, facciamo centrali nucleari che poi sfuggono al nostro controllo provocando danni enormi il cui effetti permarranno per secoli; ci sentiamo autorizzati a bombardare il pianeta con onde elettromagnetiche i cui effetti sono deleteri per la salute, è di questi giorni di clausura forzata la notizia che si stanno lanciando satelliti per inondare ogni area del pianeta provocando la reazione degli astronomi che non vedranno più quel cielo stellato che è patrimonio dell’umanità. Certo ci piace la tecnologia, ma senza andare oltre i limiti necessari. Non abbiamo bisogno di atrofizzare gli arti per manovrare a distanza, personalmente ho antipatia per il meccanismo- non faccio nomi- che come un addestrato servitore, obbedisce alla richiesta di mettere una certa musica o altro che l’essere umano è in gradi di fare da sé. Giochiamo a fare Dio e poi…un piccolo, invisibile virus ci può annientare! Forse il messaggio è che dobbiamo ridimensionarci, rispettando la natura e le sue leggi.
Gli antichi greci parlerebbero di Ybris, di tracotanza, quella che gli dei puniscono sempre, perché intollerabile. Abbiamo inquinato il pianeta riempiendo i mari di plastica che soffoca le creature che lo popolano e che hanno il diritto di viverci in pace. Siamo un virus pericolosissimo ed un piccolo invisibile virus ci ammonisce: “vi stermino”. Virus innocuo in particolari pipistrelli, è passato all’uomo minacciandolo di togliergli la possibilità di respirare. Abbiamo inquinato anche l’aria, bruciato foreste, tagliato alberi da cui dipende l’ossigeno che respiriamo e l’invisibile creatura attacca i polmoni e non ci fa respirare! Poi ci ferma, gli aerei non volano più, le fabbriche non inquinano e i cieli si ripuliscono. Certo è un danno all’economia, enorme…Ma lo sterminio del nostro pianeta è più grave, perché senza la Terra, Gaia, su cui poggiamo i piedi, che ci offre il cibo di cui viviamo, noi semplicemente non ci saremmo. In un film di qualche tempo fa un alieno viene sulla terra per salvarla…eliminando la razza umana. Ora ci prova l’invisibile creatura.
Apprendiamo la lezione, ridimensioniamoci, fermiamoci al di là della sosta forzata a cui ci ha costretto il virus. Capiamo il giusto confine tra progresso e rispetto della natura in tutti i suoi aspetti. Abbiamo la responsabilità di governare il giardino di Gaia, di tutelare specie animali e vegetali e ne siamo causa di sofferenze atroci e distruzione. Tritiamo pulcini vivi, gli allevamenti sono lager dove le grida dei nostri fratelli minori sono un terribile atto di accusa nei confronti del genere umano. Nell’equilibrio dell’ordine cosmico tutto ciò è pericoloso; la saggezza orientale direbbe che per la legge del karma quel che si butta in aria ti ricasca addosso. Recuperiamo il senno e facciamo tesoro di questa prova a cui la vita ci sottopone. Come recita l’antica saggezza siamo portatori di immagine divina, siamo esseri spirituali che vivono l’esperienza nella carne per portare a perfezione la creazione in quel settimo giorno in cui Dio si riposa perché noi uomini abbiamo arti, cervello e cuore per agire nella densità della materia.
C’è aria di Apocalisse che vuol dire rivelazione. Siamo gli artefici del futuro. La creaturina che soffoca i nostri polmoni ci ammonisce. Vogliamo un futuro? E quale? Costretti a fermarci ridiventiamo padroni del nostro tempo, quello così prezioso, che ci manca sempre. Forse la vita, con il virus, vuole anche ricondurci ad una vita più umana in cui ci sia tempo per leggere, sentire la musica,assaporare gli affetti, giocare con i bambini e raccontare loro le favole, riflettere, stare con se stessi, fare ciò che amiamo fare…Torneremo alla “normalità”, al lavoro, alle corse, ma forse qualcosa possiamo cambiarla per recuperare quel tempo prezioso che scappa. Possiamo curare di più l’alimentazione, fare quelle discipline che rendono sano e tonico il nostro corpo ricordando che è il tempio dello Spirito.
Ai tempi di Celestino mancava il popolo di Dio per realizzare l’età dello Spirito. Perdere questa nuova opportunità sarebbe disastroso e ci farebbe venire meno alla nostra missione di vita. Il settimo giorno è il nostro. Possiamo scegliere di non capire la lezione, di far finta di niente e continuare verso l’abisso…La biforcazione è tra un mondo paradisiaco, la cubica Gerusalemme dell’Apocalisse, e l’abisso. A noi la scelta.
MGL
13 febbraio 2020 – Le mura del L’Aquila
INCONTRI AL MUNDA
Giovedì 13 febbraio, ore 17.30 IV appuntamento con la scrittrice
Maria Grazia Lopardi
in collaborazione con la
Associazione Panta Rei
ci parlerà di
“ Aspetto simbolico e sacrale delle mura.
Miti, riti, leggende”.
Ferme nel tempo, collegamento fra l’allora e l’oggi, paradigma che interpreta l’identità storica e civica perduta della città, le mura storiche hanno sollecitato una riflessione sui nuovi utilizzi e linguaggi che hanno travalicato il restauro fine a se stesso. Su questa attenzione Lucia Arbace, direttore del Polo Museale dell’Abruzzo, ha voluto richiamare le conoscenze di istituzioni, studiosi e associazioni per accompagnare la mostra in corso al MuNDA “Le mura dell’Aquila” con un inedito ciclo di dieci incontri ogni giovedì alle 17.30.
Entrata gratuita per possessori di card e studenti universitari, ridotto a 2 € per i soci delle associazioni, intero per gli altri utenti
14 febbraio 2020 – Meditazione e Cura del Vivente
Venerdì 14 febbraio 2020 ore 18
Auditorium Sericchi (BPER)
via Pescara 4 – L’Aquila
CONFERENZA PUBBLICA
Meditazione e Cura del Vivente
Relatrice:
Benedetta Silj
analista biografa
Il termine “meditazione” è antichissimo e polisemico e affonda le sue radici nelle grandi tradizioni spirituali d’Oriente e d’Occidente. E’ importante cogliere e tenere insieme la pluralità di significati e declinazioni di questa parola che evoca, allo stesso tempo, una attitudine nobile e spontanea della sensibilità umana, l’attitudine contemplativa; l’impegno volontario a coltivarla, attraverso pratiche ed esercizi diversamente concepiti a seconda delle epoche e dei contesti; il desiderio, infine, di testimoniare cura e presenza nelle azioni e nelle relazioni della propria vita.
INGRESSO LIBERO
24 gennaio 2020 – Sogni, Apparizioni, Premonizioni
Venerdì 24 gennaio 2020
Auditurium Sericchi (BPER)
via Pescara 4 – L’Aquila
CONFERENZA PUBBLICA
Sogni, apparazioni, premonizioni, il mistero della vita quotidiana
Relatore
Riccardo Lopardi
avvocato
“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non se ne sognino nella tua filosofia.”
Shakespeare, Amleto
INGRESSO LIBERO
13 dicembre 2019 Le Nove prove del Cuore
Venerdì 13 dicembre 2019
Auditurium Sericchi (BPER)
via Pescara 4 – L’Aquila
CONFERENZA PUBBLICA
Le Nove prove del Cuore
Dalla tradizione taoista classica a oggi.
Un percorso di scelte verso la felicità.
Relatrice
Tiziana D’Onofrio
medico agopuntore esperta di medicina tradizionale cinese
…..dalla tradizione orale del pensiero Classico Taoista e dalla loro lettura attraverso il Quadrato Magico …un percorso di riflessioni condivise sulle prove necessarie che affrontiamo e superiamo nella nostra esistenza per raggiungere la felicità…
INGRESSO LIBERO
13 dicembre 2019 – SOFISTICAZIONE ALIMENTARE? NO, GRAZIE!
Venerdì 13 dicembre ore 18, in gemellaggio con l’associazione di promozione sociale PANTA REI della città di L’Aquila, Sacrofano ospita nella sede dell’Ente Regionale Parco di Veio la conferenza:
<SOFISTICAZIONE ALIMENTARE? NO, GRAZIE!>
a cura di Roberto Bordi.
Si parlerà delle insidie nascoste in tantissimi prodotti della grande distribuzione globalizzata, di come difendersi dalle contraffazioni alimentari, dell’importanza
di riscoprire una nutrizione fatta di sani e gustosi cibi naturali.
INGRESSO LIBERO
22 novembre 2019 Geometria Sacra, Simboli, Sincronicità
Venerdì 22 novembre 2019
Auditurium Sericchi (BPER)
via Pescara 4 – L’Aquila
CONFERENZA PUBBLICA
Presentazione del libro:
Geometria Sacra, Simboli, Sincronicità
Lingua degli uccelli, musica degli angeli
di Maria Grazia Lopardi
Edizioni Arkeios
L’evento sarà presentato da Daniela Senepa, giornalista RAI
Saranno presenti l’autrice e l’editore, dott. Giovanni Canonico
“In questo libro, la Lopardi ripercorre l’Uomo, l’Origine, la Matrix. E così facendo ripercorre se stessa e la sua città. L’Aquila magica che di quel ‘sempre eterno’ è scrigno antichissimo…..”
(dalla prefazione di Daniela Senepa)
INGRESSO LIBERO
28 ottobre 2019 – L’acqua matrice di vita, danza armonica di una musa
18 ottobre 2019 Le Voci del femminile
Venerdì 18 ottobre 2019
Auditorium Sericchi (BPER) Via Pescara 4 – L’Aquila
Le voci del femminile
(per Uomini e Donne)
Relatori:
Alessandra Lopardi, avvocato
Chiara Mastrantonio, psicoterapeuta
Il tema sarà la dimensione femminile, le conquiste legislative di libertà delle donne, chiedendosi in che modo la parte femminile (che è in uomini e donne) si manifesti nella nostra vita quotidiana e come renderla da risorsa dell’anima, manifestazione di una parte preziosa di sé.
INGRESSO LIBERO
20 settembre 2019 L’acqua Matrice di Vita: danza armonica di una musa
Venerdì 20 settembre ore 18 presso la sede dell’Ente Regionale Parco di Veio (in Via Castelnuovo di Porto 14, a Sacrofano), il nostro socio Roberto Bordi, dopo il successo in occasione del Cammino del Perdono 2019, ripropone la conferenza scientifica:
“L’acqua matrice di vita: danza armonica di una musa”
Sappiamo come siamo fatti. E come funzioniamo. Ma… perché funzioniamo “così”?
I conseguimenti scientifici dell’ultimo ventennio ci guidano alla comprensione dell’incredibile ruolo dell’acqua biologica nel funzionamento dell’organismo umano.
INGRESSO LIBERO
24 agosto 2019 – Il Colle Magico di Celestino…….20 anni dopo
“5 X 1000” anno 2019
Gentili amici,
a tutti voi che ci seguite con interesse ed entusiasmo sulle nostre pagine e nelle nostre iniziative in programma nel corso dell’anno, ricordiamo che anche quest’anno è possibile devolvere il “5×1000” della vostra Dichiarazione dei Redditi a favore di PANTA REI Associazione di Promozione Sociale C.F. 93028610660
Vi ringraziamo anticipatamente per il vostro eventuale contributo.
Saluti
PANTA REI
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